Mostra .OBJ . Un modesto e personale contributo.

Tredici oggetti che si fanno guardare e fotografare.

bruno barillari

Quello che fa Bruno Barillari con sapiente maestria, svelandone l’identità e mettendo a nudo la loro anima, di fronte ai tuoi occhi di spettatore. Oggetti quindi, non solo immagini fotografiche. Oggetti che vanno guardati senza filtri, senza pensare a quello che l’autore ha voluto raccontare, senza sforzarsi di capire la metafora celata in ogni immagine. Perché è ovvio che ci sia un percorso voluto, anche se a volte non così evidente. L’utilizzo del bianco e nero, della luce e delle ombre ti invita a guardare una chiave inglese, un giocattolo o ancora un meccanismo per quello che è, a farlo entrare nel tuo vissuto senza collegarlo a nessuno dei tuoi ricordi o delle tue esperienze. Si rischierebbe altrimenti di deturpare la bellezza dell’oggetto, la pulizia della luce che si riflette sulla sua superficie, la nitidezza dell’ombra che lo avvolge, la materia di cui è fatto.

E’ una mostra che va guardata in silenzio, in un solipsismo al contrario da cui può scaturire una catarsi profonda, non quella dello spettatore bensì quella dell’oggetto che così ne esce purificato, illuminato, immenso nel suo unico e immane significato. L’oggetto rimane tale quindi, l’estetica non è più soggettiva.

L’autore riesce a ribaltare il significato profondo dell’oggetto, il senso evocativo e soggettivo dello stesso descritto ampiamente da Bruno Munari e così spesso goffamente ricercato da tanti pseudo protagonisti della comunicazione visiva.

Gli oggetti si fanno guardare per quello che sono o al limite sono loro che guardano te.

Mostra .Obj – Galleria Scaramuzza – Lecce.

(Luca Scrimieri)

By | 2017-08-28T12:34:32+00:00 marzo 26th, 2015|Comunicazione|Commenti disabilitati su Mostra .OBJ . Un modesto e personale contributo.